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51 rmo settembre 2022 Perché l’impiego dell’AM. Le attuali esigenze del mercato richiedono alle imprese di essere sempre più flessibili, e que- sta è una conseguenza del venir meno dei lotti dai numeri enormi. Le produzioni di grandi serie, infatti, con la spinta sempre più verticale verso prodotti realizzati su misura per l’utilizzatore, stanno scomparendo per far posto a serie con cicli di vita di 1-2 anni i quali faranno posto ad altri per restare sempre agganciati all’innovazione tecnologica. I lotti, quindi, saranno costituiti da un numero sempre più piccolo di pezzi, con la necessita da parte delle aziende di essere sempre più ra- pide, non solo in fase produttiva ma anche in fase progettuale mantenendo sempre lo stesso livello qualitativo. Il time-to-market pertanto è un elemento di competitività es- senziale. Non conta più solo che l’idea sia geniale o che la qua- lità del manufatto sia ottima, ma diventa fondamentale anche il tempo in cui un’impresa manifatturiera riesce a immettere il prodotto sul mercato. “L’AM - afferma Lapegna - apre un mondo nuovo perché dà la possibilità di realizzare nuove forme che con la tecnologia tradizionale per asportazione di truciolo non sarebbero possibili”. Il salto culturale nella progettazione. Con la manifattura additiva deve necessariamente cambiare il modo di proget- tare il pezzo perché finora il limite veniva dettato da ciò che la macchina utensile poteva fare oggettivamente. L’AM dà la possibilità di realizzare qualcosa di inimmaginabile rispetto all’asportazione di truciolo, nonostante gli enormi passi avanti compiuti in questo ambito; sono realizzabili geometrie estre- mamente complesse con l’obiettivo di ottimizzare il pezzo sia dal punto di vista delle sue prestazioni meccaniche sia in termini di peso. Per questo motivo il progettista deve e può dare libero sfogo alla propria creatività uscendo dal vecchio modo di procedere. Questo tipo di approccio viene insegnato all’interno del Design for Additive Manufacturing, che si basa sul presupposto che il 70% dei costi di prodotto sono impu- tabili alle scelte progettuali. Una delle linee guida del DFAM è che bisogna mettere il materiale solo dove serve, cosa pos- sibile con l’AM e impossibile con le tecnologie convenzionali. “L’obiettivo del futuro è che con l’AM si possa arrivare a fare produzione sebbene molte aziende già la facciano ma solo per piccoli componenti. I margini di miglioramento più impor- tanti, quindi, vanno nella direzione della produttività poiché dal punto di vista qualitativo i pezzi realizzati per manifattura additiva sono già di ottimo livello”, chiarisce il Product Mana- ger Additive Manufacturing di Synergon. Chiaramente, più i pezzi da produrre sono grandi, più serve un’area di stampa grande e più alto è il numero di laser da utilizzare per la sinte- rizzazione delle polveri, con il conseguente aumento del costo dell’investimento per l’azienda. La stampante 3D One Click Metal impiega un solo laser da 200 W di potenza ed è pen- sata come entry level per introdurre questa tecnologia presso le aziende manifatturiere di piccole e medie dimensioni che finora non si sono avvicinate vuoi per mancanza di personale qualificato, vuoi per problemi connessi alla gestione delle pol- veri in sicurezza. Cosa dire. “Lo sviluppo della tecnologia One Click Metal - pro- segue Lapegna - consente a queste realtà di poter essere au- tonome con una propria stampante 3D e con un investimento davvero contenuto. Anche i costi sono ridotti al minimo, basti pensare che a differenza di ciò che avviene nella tecnologia sottrattiva non c’è scarto di materiale perché in questo caso la polvere non sinterizzata viene recuperata e reimmessa nel ciclo successivo al 95% e tutto ciò senza ricorrere ad aziende terze o dovendo attrezzare un apposito spazio in officina”. Per quanto riguarda la commercializzazione delle macchine, Synergon sfrutterà la propria rete di vendita attiva sulle of- ficine meccaniche dove, come detto in precedenza, ci sono molte possibilità applicative. “Va detto - sottolinea Reati - che One Click Metal ha voluta- mente puntato su un prezzo molto competitivo partendo da una macchina standard con un’area di lavoro da 150x150 mm, compatta e facile da utilizzare. Questa strategia consente a One Click Metal, e di conseguenza anche a Synergon, di usu- fruire di un sistema di vendita di tipo e-commerce, sia per le macchine sia per l’accessoristica”. @gapeloso Stampante 3D per materie plastiche Mark One.

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