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34 rmo novembre/dicembre 2021 pletare alcuni lavori nel prossimo anno, tra cui l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’inserimento di un ascensore nella palazzina dei tecnici, l’arredo della terrazza per gli aperitivi o incontri informali con i clienti e la piantumazione di alberi. Al contempo si è deciso di mantenere la vecchia sede, razio- nalizzando le attività. “In questo modo saremo in grado di organizzare corsi di formazione in contemporanea su più tec- nologie – continua Fabio Greco -, consentendoci di rispondere alla crescente domanda di training sui robot da parte di un numero sempre più numeroso di clienti”. Ampio portafoglio di soluzioni. Oggi il portafoglio di so- luzioni disponibili in K.L.A.IN.robotics include i robot Denso, che l’azienda ha fatto conoscere al mercato italiano nel ’99, i robot Hyundai, introdotti nel 2010, i componenti di mecca- tronica Eyefeeder, distribuiti dal 2007, e i robot mobili au- tonomi MiR, entrati a completare l’offerta nel 2018. “Prima dello scoppio del Covid-19 avevamo pensato di presentare un nuovo prodotto, Effimat, un innovativo magazzino che consente un elevato numero di picking/ora grazie a uno spe- ciale brevetto sul box-moover – entra nel dettaglio il CEO -. La tecnologia è nata nel polo della meccatronica di Odense, lo stesso da cui provengono anche gli AMR di MiR. Avevamo esposto la tecnologia già alla fiera MecSpe 2019, poi con la pandemia non si è potuto fare più nulla, e ora stiamo ripar- tendo a proporre il nuovo prodotto”. Anche altri progetti erano sul tavolo di K.L.A.IN.robotics prima dell’emergenza sanitaria, sul fronte dell’espansione dei mercati presidiati. L’azienda serve, infatti, tutto il mer- cato italiano, lavorando con numerosi system integrator che poi di fatto portano le applicazioni delle tecnologie offerte in tutto il mondo. “Oltre all’Italia, dove abbiamo peraltro un ufficio a Cassino, Catania ed Ivrea, ci occupiamo anche della Svizzera italiana e dal 2012 abbiamo un ufficio in Serbia, a Belgrado, mentre tramite una nostra persona ad Algeri, un ottimo ingegnere, seguiamo già il mercato del Maghreb - il- lustra Fabio Greco -. Prima degli eventi legati al Covid-19 la nostra idea era di aprire in Tunisia una sede insieme ad altre due o tre aziende AIdAM, che sono interessate a condividere uno spazio per proporre prodotti e tecnologie e fare integra- Soluzioni per l’Educational. Accanto alla vocazione industrial, quattro anni fa è nata una seconda divisione: K.L.A.IN.robotics Educational, contraddistinta dal colore giallo e che si occupa di tutte le attività legate al mondo scolastico. “Riteniamo giusto e necessario insegnare ai giovani nelle scuole tecniche secondarie l’utilizzo delle tecnologie che troveranno poi nelle aziende – indica Fabio Greco -. La mission di K.L.A.IN.robotics Educational è fornire un contributo per colmare la mancanza di giovani in possesso delle competenze necessarie, una carenza che in Italia è cronica e affligge tutta la filiera dell’automazione, dai distributori di componenti ai nostri integratori, e fino agli end-user”. K.L.A.IN.robotics Educational offre tutte le tecnologie proposte dalla divisione Industrial, proponendole a istituti tecnici superiori, scuole e università, in Italia ma anche all’estero come è il caso dell’unità MiR venduta lo scorso agosto a un istituto in Svizzera e dei quattro robot appena acquistati dall’Università di Algeri. L’azienda ha una risorsa dedicata che visita il mondo dell’Educational per vendere i prodotti, ma la proposta per il mondo scolastico include anche la formazione dei docenti. “Quattro anni fa sono stato al Miur per parlare dell’opportunità di portare nelle scuole l’insegnamento della meccatronica applicata all’automazione industriale - racconta Greco -. Con il Miur è poi nato il progetto di un libro dell’automazione, che ha coinvolto Hoepli, e abbiamo inoltre creato la rete M2A che oggi è formata da oltre 100 scuole, istituti e aziende nel settore della meccatronica che collaborano tra loro. Sul tema formazione nelle scuole, oltre a quella dei docenti, la mia idea è che serva creare anche delle figure di tutor, ovvero ex-studenti formati sulle varie tecnologie o sulla programmazione dei robot che possano insegnare ad altri studenti, anche una volta intrapreso il loro percorso universitario. Questo perché spesso i docenti restano solo qualche anno nelle scuole, sovente soggetti a trasferimenti in altri istituti”. Il progetto relativo ai tutor è stato già avviato in un paio di scuole, mentre in altre come l’ITIS di Tramutola in provincia di Potenza alcuni studenti hanno impiegati i robot forniti da K.L.A.IN.robotics per sostenere il loro esame di stato del 2020. Nella foto: Angela Maria Messina, responsabile della Divisione Klain Robotics Educational. STRATEGIE

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